E’ stato Federico Peluso il primo tra campioni bianconeri a vestire i panni del “professore” nella quinta stagione di “Formazione Juventus”, il progetto dedicato al Settore Giovanile bianconero che permette ai ragazzi di incontrare i campioni della Prima Squadra e di sentire dalla loro viva voce come si diventa uomini, ancor prima che calciatori professionisti.
Entrambi i percorsi sono ancora lunghi per gli “studenti” della lezione odierna. Federico ha infatti incontrato i Pulcini classe 2003, ovviamente entusiasti di avere a propria disposizione un giocatore della Prima Squadra.
Peluso, introdotto da Paolo Rossi di Juventus Channel, si è immediatamente trovato a proprio agio con i ragazzi e ha raccontato loro la sua storia, partendo dai primi calci tirati: «Giocavo ovunque, mi bastava avere un pallone e non sapevo trattenermi, tanto che a cinque anni entrai in una scuola calcio. Poi, a otto anni e mezzo, mi prese la Lazio, con cui ho fatto tutta la trafila nelle giovanili. Ricordo ancora quando mi diedero la borsa: era come un sogno che si avverava, anche perché venivo da una famiglia di fede biancoceleste e quella notte non chiusi occhio».
«Ho sempre giocato in difesa - ha proseguito Federico - anche se da bambino avevo altre caratteristiche. Il fatto è che mi sono sviluppato tardi, dai 14 anni in avanti. Prima ero uno dei più piccolini. Per arrivare ho dovuto fare tanti sacrifici, è innegabile, ma le soddisfazioni che dà questa carriera li ha ampiamente ripagati».
I sacrifici Peluso non li ha certo fatti solo in campo, ma anche sui libri: «Non ero tra i primi della classe, ma mi sono sempre impegnato, perché la mia famiglia ci teneva molto e perché riuscire a fare il calciatore non è certo scontato. L’istruzione è alla base di tutto - ha ribadito Federico ai ragazzi - e anche la Juventus tiene molto a questo aspetto. Questo corso di formazione ne la dimostrazione e credo che dovrebbe essere preso come esempio anche da altri club».